Storia

Maria Paola Colombo Svevo è nata a RHO (Milano) il 21 gennaio 1942.

Dopo la laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’Università Cattolica, aderisce alla Democrazia Cristiana e nella seconda metà degli anni ’60 ricopre la carica di Delegata Femminile della D.C. per la Provincia di Milano.

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Nel 1970 viene eletta Consigliere al Comune di Monza . Dopo un periodo come capogruppo, entra in Giunta come Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali.

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Eletta Consigliere alla Regione Lombardia nel 1975, dal 1980 al 1983 è stata Assessore ai Servizi Sociali e in tale funzione ha predisposto  il primo Piano Regionale dei Servizi Socio-Assistenziali ,  ha elaborato le linee guida per la legge di riforma dei Servizi Sociali , anticipandone sperimentalmente l’attuazione sul territorio regionale, in particolare negli innovativi aspetti  di integrazione tra prestazioni sociali, sanitarie e assistenziali.

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Senatrice  per tre legislature dal 1983 al 1994, è stata membro della Commissione Permanente Affari Costituzionali,  della Commissione Permanente Sanità e della Commissione Parlamentare per le questioni regionali nella IX Legislatura;  membro della Commissione  Permanente Giustizia nella X Legislatura; membro  della Commissione Permanente Lavoro e Previdenza sociale, della Commissione Permanente Sanità  e della Commissione Bicamerale per le riforme istituzionali nella XI legislatura. Particolarmente significativo è stato il suo contributo all’elaborazione delle leggi sul volontariato, sulle cooperative sociali e alla legge di riforma degli Enti Locali.

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Nel periodo 1988-1994 è stata contemporaneamente Delegata Nazionale del Movimento Femminile della Democrazia Cristiana e in tale veste anche membro della Direzione Nazionale del  Partito.

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Dal 1994 al 1999 è stata eletta al Parlamento Europeo, dove ha ricoperto l’incarico di vice-presidente della Commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni.  E’ stata inoltre membro della Commissione per i diritti della donna, della Commissione per gli affari sociali e l’occupazione, della Commissione per lo sviluppo e la cooperazione e della Commissione cultura. Nell’ambito delle relazioni dell’Unione Europea con i Paesi extra-europei  ha svolto una intensa attività di cooperazione con i Paesi dell’ Asia del Sud associati nella SAARC.

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Nel  1996, al termine di una lunga attività di sensibilizzazione sull’argomento, è riuscita a ottenere, come relatrice della “Risoluzione 18 gennaio 1996 sulla tratta degli esseri umani”, l’approvazione  delle linee guida nella lotta al traffico di donne e minori a scopo di sfruttamento sessuale.  che rappresenta il primo intervento delle istituzioni europee per la repressione di tale reato e per l’adozione di servizi di tutela  e integrazione sociale delle vittime.

Terminato il mandato al Parlamento Europeo e dissoltosi il Partito Popolare Italiano, ha preferito lasciare l’attività politica e dedicarsi interamente al volontariato e all’insegnamento.

Ha tenuto, sin dall’introduzione,  il corso di “Politiche Sociali Europee” presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano, (corso  che ha ottenuto il riconoscimento della Commissione Europea come modulo Jean Monnet .) valorizzando nei giovani il desiderio, sempre a Lei presente, di capire e analizzare in profondità i fenomeni sociali, la condizione femminile e le trasformazioni culturali come indispensabili premesse all’elaborazione di efficaci strategie politiche attente alla dignità della persona.

Nel volontariato, come Presidente della Fondazione Franco Verga, si è occupata attivamente, fra l’altro, dei problemi dell’integrazione degli immigrati e, in particolare, per la valorizzazione del ruolo delle madri come elemento chiave per l’integrazione delle famiglie immigrate. Con  l’Associazione IRENE, che ha contribuito a fondare nel 1991, ha coordinato diversi progetti europei  di sensibilizzazione – attraverso convegni, corsi di formazione e pubblicazioni – per la diffusione delle politiche europee di pari opportunità e l’adozione di misure di protezione e assistenza  per le donne e i minori vittime di tratta degli esseri umani. Nel  2007 è stata promotrice e presidente  di Aretusa,  una rete europea di organizzazioni femminili attive nei paesi dell’Unione Europea per la promozione della parità di genere.  Ha promosso e coordinato diverse iniziative di formazione e sensibilizzazione per  favorire la partecipazione attiva delle donne in politica a livello locale e nazionale.

Nel 2005 è entrata a far parte della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione Cariplo, occupandosi, come coordinatore della Sottocommissione Politiche sociali, sanitarie ed educative, dei settori che avevano caratterizzato la sua vita politica.

Nel 2009 il Cardinale Tettamanzi  l’ha designata a ricoprire l’incarico di membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico in rappresentanza della Curia Arcivescovile di Milano.

La vita di Maria Paola Colombo Svevo, che è sempre riuscita a conciliare i numerosi impegni politici con la sua condizione di madre di quattro figli, si è spenta il 19 aprile 2010